La spesa pubblica in economia indica l’insieme di denaro di provenienza pubblica che viene utilizzato dallo Stato in beni e servizi pubblici primari come : infrastrutture pubbliche e trasporti, spesa per i servizi offerti al cittadino dalla pubblica amministrazione : governo, parlamento, ministeri e tribunali e spesa per gli armamenti, difesa militare e pubblica sicurezza. La spesa pubblica italiana è molto alta e questo è la causa dell’enorme pressione fiscale. Innanzitutto bisogna dire che essendo la spesa superiore alle entrate fiscali, si è prodotto negli anni un altissimo debito pubblico italiano.
Lo Stato italiano costa in media 13.344,4 euro a persona, sopra la media ma non troppo. Relativamente al PIL invece la spesa pubblica italiana è pari al 50,6% della ricchezza prodotta nel paese.
Nonostante tagli lineari, spending review e riforme, resta a livelli record sia rispetto al passato e sia confrontata con quella degli altri paesi europei. Molti interventi già attuati ( centralizzazione degli acquisti, norme rigide sugli appalti, norme anti-evasione ) non nascondono comunque il dato di fatto che molte delle inefficienze croniche della spesa restano irrisolte. Ulteriori informazioni sulla spesa pubblica italiana si possono ottenere confrontando la spesa pubblica europea con la spesa pubblica dei paesi dell’area euro. Ad esempio, possiamo verificare se l’andamento della spesa pubblica italiana è stato in linea con l’andamento della spesa pubblica aggregata all’Europa.
LA QUALITÀ DELLA SPESA PUBBLICA
L’aumento della spesa pubblica in Italia negli ultimi anni è servito fondamentalmente per alimentare la spesa corrente. Uno dei problemi riguardanti la scelta di perseguire una politica di deficit per la spesa corrente è legato all’alto livello di indebitamento dello Stato italiano. Non c’erano in poche parole, margini per aumentare la spesa pubblica, ed invece si è cercato di tamponare con il debito dei limiti strutturali, utilizzando il modo più costoso di prendere tempo, tutto ovviamente a spese solo e soltanto delle generazioni future.
Le spese correnti che per quasi 2/3 sono riconducibili agli stipendi dei dipendenti pubblici e alle prestazioni sociali, rappresentano il 93,2% del totale della spesa pubblica. I consumi come: manutenzioni, affitti, acqua, gas, energia elettrica, materiale di consumo, ecc hanno subito un incremento, gli acquisti di beni e servizi destinati ai privati: medicinali, apparecchiature sanitarie ecc sono lievitati, così come anche le prestazioni sociali che hanno registrato una crescita molto evidente.
Secondo gli economisti è necessario invertire le politiche di bilancio portsteeavanti fin’ora. Bisogna intervenire prevalentemente sulla spesa pubblica IMPRODUTTIVA. La Commissione europea è contraria a garantire maggior flessibilità ai conti dell’Italia. L’unica strada che si ritiene percorribile a fronte di una pressione fiscale estremamente iniqua (il 39% dei contribuenti paga l’86% dell’IRPEF), è quella di rafforzare ulteriormente la lotta all’evasione fiscale.
La spesa pubblica per investimenti è quasi sparita negli ultimi anni, a bloccarla sono stati in maniera netta, i vincoli europei legati al Patto di Stabilità, che considera l’investimento pubblico la causa principale dell’aumento del debito degli Stati. L’Italia è il primo paese in Europa caratterizzato da un’elevata spesa pubblica per la spesa pensionistica. Spende relativamente più della Germania per la difesa, l’ordine pubblico, l’istruzione primaria e secondaria e le sovvenzioni alle imprese. Il risultato è inevitabilmente un’elevata pressione fiscale.
L’analisi e il confronto tra la spesa pubblica italiana e quella degli altri paesi europei è per molti versi sconfortante. Dati forniti dagli studiosi ci dicono che spendiamo meno di tutti gli altri dove piu’ ci sarebbe bisogno: cultura, istruzione e sicurezza, e spendiamo tanto in burocrazia, nello smaltimento dei rifiuti e nelle carceri. Quindi in poche parole spendiamo tanto e spendiamo male. Una cattiva gestione della spesa in passato purtroopo ha fatto si che oggi purtroppo ci si ritrovasse in questa situazione ingarbugliata e mortificante.